Terza parte delle mie considerazioni sulla serie "Foundation" su AppleTv+.
Per chi non avesse visto la serie o letto i romanzi attenzione, da qui in poi spoiler, clicca per mostrare il resto.
QUI SPOILER!
Di binari, scambi e stazioni.
Se sino a questo punto la serie, pur con qualche difetto, era stata abbastanza interessante, la quarta puntata
è stata una cocente delusione.
Vorrei essere chiaro, scrivendo queste riflessioni ho sempre cercato tenere separati il "me" bambino, innamorato dei romanzi e racconti del buon Dottore, e il
"me" attuale, arricchito da letture più mature e moderne.
Ho guardato con interesse e curiosità tutti i cambiamenti nella trama e nei personaggi, consapevole di due cose:
la difficoltà di trasformare le pagine scritte da Asimov in immagini e l'ovvia necessità di modernizzare una serie di romanzi
il primo dei quali è stato scritto nel 1951.
Vorrei poter dire che la storia è deragliata, ma non posso fare neanche questo.
Una storia, per deragliare, deve scegliere un binario e seguirlo, almeno per un po'.
Si può scegliere quando attivare gli scambi, se fermarsi o meno in una stazione, ma per farlo ci deve essere qualcosa in movimento.
Nel caso di "Foundation" alla quarta puntata si capisce finalmente che, non solo non c'è alcun binario, ma manca proprio il treno.
Sinceramente il disappunto è tanto e l'aria fetida dell'occasione sprecata aleggia sulla serie.
Continua...