Dopo qualche anno ho deciso di riprendere in mano il sito.
Nuovo sito, nuovi contenuti, nuove parole. Infatti ho deciso di dargli un titolo particolare re∖write.
Parole.
A proposito di parole, dopo anni ho preso coraggio e ho deciso di rendere pubblico qualcosa scritto da me.
Non è stato facile. Forse chi scrive da più tempo conosce un termine per definire quel misto di sindrome dell'impostore, sensazione
di inadeguatezza, paura del rifiuto, un pizzico di vergogna.
Decidere di esporsi è stato solo il primo passo.
Per quanto avessi decine di idee nel cassetto, mi sono reso conto immediatamente che non potevo esordire con un racconto, per quanto
breve. Un compito troppo complesso, per il quale non ero, e non sono, abbastanza preparato.
Questo mi ha bloccato per un po' finchè non ho scoperto i "drabble"
Un po' di infodump : un drabble è un racconto composto da esattamente 100 parole.
Il limite non ès sempre così rigido, chi organizza i contest in
genere prevede una certa tolleranza e un drabble che contiene tra le 98 e le 104 parole può essere accettabile.
Facile, molto più breve e impegnativo di un racconto.
E invece.
Descrivere un panorama, un alterco, una piccola storia non banale in esattamente 100 parole non è per niente semplice.
Scrivi, correggi, sei convinto di essere rientrato nei limiti, conti le parole: 180.
Riscrivi, cambi approccio, semplifichi, tagli. Conti di nuovo le parole: 79.
Parole.
Anche queste sono troppe, forse mi dovrei attenere alle regole del drabble anche per questi contenuti.
Interessante, ci potrei provare.
Dimenticavo, il drabble è stato accettato.
Sono esattamente 100 parole e se lo volete leggere si intitola
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